Oltre il muro – Come è nato il progetto

Il progetto “Oltre il muro” è nato quasi per caso, ma covava dentro di me da tempo, ispirato da qualcosa che molti probabilmente non notano, ma che a me ha sempre suscitato sensazioni che non mi sono mai soffermata a definire in modo preciso.

Chi è il muro

Il muro del titolo altro non è che un muro vero e proprio che si trova non lontano da casa mia e davanti al quale passo ormai da anni. Non è il muro di una casa, ma un muro rimasto lì dopo che tutto quello che c’era intorno è crollato, o è stato distrutto… non saprei. Tutto quello che so è che c’è un prato e in mezzo a questo prato c’è lui, un muro solitario con ancora porte e finestre ma nient’altro intorno, se non un glicine che gli si è aggrappato su un angolo.

Forse è stato lasciato lì perché ha qualche valenza storica, non lo so. Davanti è di mattoni, mentre dietro è stato puntellato da grosse travi di metallo, quindi non è lì per caso, ma perché qualcuno vuole che lui resti in piedi al suo posto.

Perché il muro

Ma cos’ha di speciale questo muro? Non molto a dire il vero, se tolto dal suo contesto. La sua particolarità è proprio il fatto che intorno non ha nulla e sorge lì in mezzo al prato, in modo completamente estraneo al suo utilizzo originale. E mi ha sempre affascinato. Passandoci davanti non posso fare a meno di guardarlo e pensare al suo passato, al suo presente, al suo scopo, al fatto che sembra stare lì ad osservare chi gli passa davanti quotidianamente, senza nemmeno notarlo.

Pensando a quel muro piano piano una storia è nata nella mia testa e non l’ho mai trascritta, l’unica cosa che sapevo era che avrei fatto delle foto e che le avrei abbinate alla storia. Ma tenevo tutto dentro, in attesa di qualcosa, o qualcuno. Fino a quando due anni fa ho effettivamente conosciuto qualcuno che sembrava perfetto per il ruolo del protagonista. Da quel momento la storia è diventata reale, l’ho finalmente scritta, l’ho cambiata e stravolta per farla indossare perfettamente a quello che sarebbe stato il mio modello per le foto.

Dagli intoppi verso il traguardo, o quasi

Ma le cose non vanno sempre come avevamo pianificato e ho dovuto trovare un sostituto al primo modello che avevo scelto. Così la storia è cambiata ancora e, se già era cupa, lo è diventata ancora di più per adattarla meglio alla persona che interpreterà quel ruolo.
Il muro ha ispirato una storia, un modello l’ha fatta evolvere, il secondo modello le ha fatto mutare forma fino a darle la concretezza di cui aveva bisogno e finalmente siamo arrivati ad un punto.
E nel frattempo è passato più di un anno.

La storia è scritta.
Gli scatti che la accompagneranno sono stati decisi.
Un’amica mi ha realizzato i bozzetti.
Il modello è pronto e so per certo che interpreterà il ruolo in modo egregio e farà suo quel personaggio.
Il progetto ha anche un logo, che vedete qui sopra (sì, il profilo è proprio quello del modello che mi accompagnerà in questa avventura).

… tutto quello che devo aspettare adesso è pura logistica. Devono tagliare l’erba intorno al muro, altrimenti non possiamo fare nulla!

Intanto però, ve lo voglio presentare:

Il muro che ha ispirato il mio progetto “Oltre il muro”

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