Anni di noi, il mio vecchio romanzo un po’ vintage

Lo vedete questo?
È un romanzo, scritto da me. Se guardate la data nell’angolo in alto, noterete che ha poco più di vent’anni. Praticamente una vita, visto che quando l’ho scritto avevo 21 anni e adesso ne ho 41.
Questo manoscritto mi ha seguito in cinque traslochi, la prima pagina è sporca e macchiata, ma è riuscito ad arrivare fino ad oggi.

Il tema di “Anni di noi”

Di cosa parla? Forse devo iniziare con lo spiegarvi perché l’ho scritto.
Si trattava di un testo scritto per un concorso letterario, il cui tema era “Il romanzo di formazione alla soglia del 2000”.
Questo vuol dire che la traccia era ben precisa, bisognava per forza parlare di giovani e della loro visione del mondo, appunto, alla soglia del nuovo millennio.

Come è nato

Ho iniziato a scriverlo nelle pause morte durante uno stage e ho proseguito come un treno fino a poche settimane prima della data ultima entro la quale bisognava spedire il proprio manoscritto.
Uno dei ricordi a cui è legato questo romanzo è il mio primo PC portatile, uno scassone gigante e pesante, che amavo follemente perché lo avevo desiderato tantissimo, per anni.
È evidente che l’informatica che poi sono diventata, viveva già in me!
Tornando al romanzo, ovviamente il concorso lo aveva vinto qualcun’altro, ma non mi è mai importato più di tanto. Quello che ho sempre apprezzato di questa storia è che si è praticamente scritta da sola, sotto i miei occhi.
Non sapevo nemmeno io dove sarei andata a finire, che cosa avrebbero vissuto le persone raccontate in questa storia. Ognuno di loro ha fatto quello che voleva, io mi sono limitata a trascrivere quello che gli succedeva.

Cosa c’è dentro

C’è molto della me adolescente, c’è molto delle persone che conoscevo e frequentavo in quel periodo, c’è molto delle nostre paure dell’epoca, dei discorsi fatti tra amici la sera intorno ad un tavolino fuori dal bar in montagna. Ci sono discorsi fatti con le compagne di classe, ci sono vicende vissute da persone reali.
Insomma, i ragazzi e le ragazze di questo romanzo sono frutto della mia fantasia, la storia narrata anche… ma tutto ha preso spunto da quella che era la mia quotidianità e dai ricordi della mia adolescenza appena passata.

Qualche tempo fa l’ho riletto tutto… e mi sono commossa.
La me stessa ventenne era molto più profonda di quello che ricordavo e rileggendo alcuni passaggi, ho risentito sulla mia pelle le sensazioni che provavo all’epoca, belle e brutte.
Ci sono alcuni passaggi un po’ ingenui, ma tutto scorre veloce, si lascia leggere piacevolmente, nonostante gli anni che si porta dietro.
Vivere alla fine degli anni ’90 era molto diverso rispetto alla nostra realtà attuale, quindi tutto risulta un po’ “vecchio” e sorpassato… ma in fondo oggi c’è un ritorno ai film ambientati negli anni ’80 e anche la moda sta riprendendo a gran forza da quei due decenni (purtroppo, aggiungerei).

Cosa ne sarà di “Anni di noi”?

Probabilmente “Anni di noi” vedrà finalmente la luce. Ma per farlo, dovrò rimetterci mano e, soprattutto, riscriverlo completamente.
Perché l’unica copia digitale si trova su un floppy disk, che ormai dopo tanti anni non è più leggibile. Quindi tutto quello che mi rimane è questa copia cartacea (per fortuna lo avevo stampato!).
Oltre a trascriverlo, l’idea è di integrarlo con passaggi ambientati nel presente, con gli stessi protagonisti visti “vent’anni dopo”, in modo da avere un parallelo di come le loro vite si sono evolute dall’adolescenza all’età adulta.

Che altro dire? Fatemi sapere se un pochino potrebbe interessarvi leggere cosa aveva nella testa la me medesima ventenne!
Con il caldo di questi giorni, scrivere al PC è faticoso, ma se chi mi segue mi dimostra vero interesse, tutto viene più facile e “Anni di noi” potrebbe far compagnia a Vera su Amazon KDP e questa volta anche in cartaceo!

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